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domenica 5 agosto 2012

"Lavori-truffa" all'italiana:.. le "truffe legalizzate"...

I "lavori-truffa" all'italiana.. le "truffe legalizzate"...

Un'altra Denuncia che si va sommando alle due (riportate sotto) che già parlavano della stessa questione. - Denunce In Rete

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Salve a tutti voi, che mi date l’opportunità di mettere in luce una serie di fatti ..

Ciò che mi rende stupefatto è il disinteresse e l’indifferenza dei quotidiani sulla questione, a prescindere dal loro colore politico e delle istituzioni... E' da diversi giorni che scrivo..


Oggi mi limito a raccontarvi una triste e alquanto inquietante storia, che ha visti protagonisti me e la mia ragazza, con l'Azienda Trt Group, del signor Vito Tartaglia..

Questa azienda (ma non è la sola), i cui manager affermano la facilità con cui oggi si possono guadagnare fino a 200€ al giorno, ha diverse filiali in giro per L’Italia; il signor Vito, se non erro, gestisce solo quella di Catania, in Piazza della Repubblica. Da sottolineare, che prima era in Corso Italia, e il nome muta spesso..

In poche parole: sono un ragazzo che da Roma si è trasferito qui a Catania, per convivere con la propria ragazza. Spinto dal sentimento forte di voler condividere una passione, brutta emozione per questa "nostra patria" così manageriale, euforica, telegenica e gretta, e spinto da alcune persone a capo di aziende di nome, capaci di allietarmi, sostenermi dopo aver letto il mio CV assecondando la mia scelta, mi sono ritrovato con una mano davanti ed una dietro a dover cominciare da capo...

Eccomi qua dopo due mesi in cerca disperata di lavoro, mettendomi a confronto con gente educata ed altra maleducatissima, superficiale, che ti umilia come se chiedessi soldi in regalo...


Torniamo alla nostra cara Trt: l'annuncio, presentato sul giornale "Il Mercatino", prometteva lavori d’ufficio, amministrativi, di gestione personale e magazzino. Insomma, una vasta scelta per poter scegliere settore o mansione.

Un po' strano.. Lo dico per esperienza, nel rispondere agli annunci, vedere tanto lavoro in poche righe...


Al nostro arrivo, un ragazzo, che fungeva sulla carta da segretario, non ci ha chiesto nulla: nè nome, nè cognome, e nè CV (...); dicendoci invece, immediatamente, che avremmo guadagnato 1000€ al mese, lavorando molto naturalmente e con la giusta volontà, e che quello letto sull'annuncio era tutto vero..

Come potete immaginare, quando non hai soldi per pagarti 1 litro di latte, ti fidi delle persone; credi che nei loro sorrisi da Grande Fratello, ci sia un minimo di bontà..


Il ragazzo taglia corto: "Ci vediamo domani mattina e mi raccomando puntuali alle 8'30.."

Così è stato; al risveglio andiamo in sede e, questa volta, una ragazza ci conferma le parole del suo collega, aggiungendo che, per il nostro futuro di coppia tutto questo sarebbe stata una grande opportunità, che ci saremmo occupati di quello scritto sull'annuncio ed io avrei potuto tranquillamente lavorare come magazziniere.


Ci dividono: io con i maschietti e il mio personal training e la mia ragazza con le ragazze...

Appena presentato il tizio dal nome nobile (si chiama come una divinità ed uno dei teatri più
belli della mia città), mi squadra subito, dice che vesto male e di togliere l'orecchino. Tutto questo in tre piani d'ascensore.

Appena saliti in macchina, mi chiede se il giorno precedente ho visto le Iene e se tante volte mi capitasse di guardare quella puntata di non pensare che loro sono come gli altri pizzicati
dalle denunce fatte e dal servizio televisivo..

In macchina mi comincia a sottolineare che cercheremo di sponsorizzare una rete di energia e gas che arriva dal produttore al consumatore..

Nessuna vendita né contratti. Solo risparmio da parte delle famiglie. I fogli che si portano dietro sono delle formalità.

Cosa maggiormente inquietante, il loro cartellino come pass: il ragazzo racconta che in ogni città, paese, zona o quartiere nel quale metteremo piede, abbiamo l'autorizzazione da parte dei carabinieri della zona per poter entrare nei cortili, citofonare, far scendere le persone...

Insomma, una vendita porta a porta che non viene minimamente affermata..

Difatti così va.. Si comincia con toni non troppo gentili: "Scenda, portando con sé l'ultima bolletta
pagata; dobbiamo fare un controllo..." .

Potevano scendere solo gli intestatari; e se naturalmente c'era un ragazzo minorenne, non poteva firmare.. Il personal training imita Tognazzi con la Supercazzola in "Amici Miei": ricordate quando inganna il vigile che vuole fargli la multa ?? La differenza, a parte il fatto che parliamo di Tognazzi, è che il beato non sa neppure dell’esistenza di questo film..

Come si dice dalle mie parti: "'na botta di culo !!"


Continua a ripetermi, quando saliamo per parlare con le persone che aprono la porta, di avere il sorriso stampato in viso, di non dire nulla, rimanere sulla sua destra a mezzo metro di distanza..

Le persone, nel frattempo, sono per la maggiore sdegnate; altre, giustamente, non capiscono; ed infine, ce ne sono alcune che si fanno ingannare...

Loro parlano di sconti e riduzioni, aggiungendo che, se non firmano, pagheranno salatamente le prossime bollette.. Le persone ingannate si ritrovano a firmare un nuovo contratto con la società francese o italo-francese.. (non so specificare bene..) le palazzine con più condomini, naturalmente le più gettonate...

Dopo circa 1 ora, una signora si arrabbia: minaccia di chiamare i carabinieri che, difatti, pochi minuti dopo ci fermano per strada.. Non so cosa dire naturalmente. Penso solo alla verità: se chiedono qualcosa di specifico, non dico nulla perché non so nulla...

Il maresciallo è nervoso; da quanto intuisco, giàconosce.. .

Chi salva in corner la faccenda, è un giovane militare: con una battuta smorza la tensione, dicendo che in passato ha lavorato per delle assicurazioni facendo il porta a porta e sa
quant'è difficile guadagnare..

Ma il mio personal training sostiene che guadagna dalle 150 alle 200 € al giorno. Lo continua a ripetere..


Durante il trascorrere del tempo, le cose cambiano: passano le ore e si crea una situazione di nervosismo allucinante.

La poca cortesia si trasforma in una vera e propria maleducazione. "Apra la porta per il controllo delle bollette... Se non firma devo dire che lei si è rifiutata e poi pagherà salate le prossime bollette... non posso più passare se non tra 6 mesi...".

In altri casi, quando mancava l'intestatario e la persona a casa rimaneva dubbiosa, addirittura si faceva passare il cellulare per parlargli personalmente e avallare la terza persona a firmare..


Sono le 7, e il povero training ha fatto 3 contratti: il suo record negativo (guarda un po'... ho portato sfiga ??), ma non s'arrende.. Mi dice che possono capitare giornate così e in macchina chiede se farò il test. Gli rispondo di si e lui consiglia addirittura come rispondere, perché avrebbe parlato bene di me...

Penso che abbiate tutti capito che fin dal primo minuto non mi ha riempito di complimenti, e poi se non ho detto "A", potrei sapere come cavolo si sia fatto un'ottima idea del sottoscritto, al punto tale di parlare bene nei miei confronti ??

In più, durante la giornata si sommavano i suoi dubbi: "In questa giornata capiremo se sei adatto.. se io ti riterrò adatto passerai l’esame ma dovrai vestire meglio, curarti di più, avere
sempre e comunque il sorriso perché tu rappresenti l'azienda... ecc.."

Per non dire dei vantaggi con i guadagni: "Macchine nuove, vestiti, vacanze, mutui, ristoranti,
discoteche ecc...".

Il viaggio di ritorno procede alla media di 150 km, ed è pericoloso. Tutti devono essere negli uffici al max per le 19, a prescindere da dove ti trovi in quel momento..

Difatti, dopo l’ulteriore lavaggio del cervello, arriviamo in orario.. Nella piazza ci sono tutti. Si riuniscono e parlano di contratti.. E' un rito perché ho avuto modo di constatarlo nei giorni successivi..

Salgo, e il ragazzo del giorno prima mi fa accomodare e riempire un modulo con domande molto formali. Poco dopo, mi chiama il CAPO (non so dirvi se fosse Tartaglia, sono sincero) .

Non leggendo il test, senza chiedermi nome, cognome, età, studi, esperienze lavorative passate, mi dice che sono la persona ok...

e l’azienda ha deciso di assumermi, sottolineando quanto avrei guadagnato molto in poco tempo, e chiedendomi, come l'altro ragazzo, quanto avrei voluto guadagnare io... Tutto questo, dopo un periodo di formazione a 360° di circa un mese..

Mi chiede se sono d’accordo ed io sottolineo di voler decidere entro 48 ore..

Tutto questo è capitato a ridosso della festa del 1 novembre con il ponte, ma lui non voleva aspettare troppo, rimarcando il fatto che avere una mentalità vincente significa non aspettare
troppo. I soldi, insomma sono i soldi..

Rimarco di nuovo la mia decisione, e lui, in modo freddo, si allontana; chiarendo che, a questo punto, mi sarei messo d’accordo con il personal training..

Nel frattempo, nella sala vicino alla direzione, suona della musica da discoteca a tutto volume, con ogni ragazzo che doveva suonare la campana se aveva fatto 5 contratti..

Durante la giornata nessuno del mio gruppo li ha fatti.. Con me: un ragazzo che lavorava lì da una settimana, continuamente sgridato; e due ragazze staccatesi per andare in un'altra zona, anch'esse senza aver raggiunto il numero perfetto..

Nel colloquio finale, un altro dettaglio mi rimarrà impresso: “Io prendo ragazzi dalla strada e li faccio diventare dei veri e propri manager.. Dopo un paio di mesi chi rimane qui, guadagna più di 1000€..” . Insomma, le parole del signore sono chiare...

Se tutti noi facciamo vendite porta a porta abbiamo un lavoro; guadagnamo soldi a palate, e il precariato e non solo, terminano qui... Nessuna crisi... Basta lavorare in un call center, o diventare piccoli manager...

Naturalmente chi, come la mia ragazza, rifiuta il test finale, viene guardata con disprezzo, come se avesse gettato fango e rinunciato ad una grandissima opportunità della sua vita...


Voglio, con questo mio lungo articolo, INFORMARE LE PERSONE DI... NON APPROSSIMARSI A QUESTI LAVORI, E NON RISPONDERE AD ANNUNCI DOVE SI SCRIVE CHE CERCANO SOPRA 6 AMBOSESSI..

E'INNATURALE CHE UN'AZIENDA CAMBI
IN TOTO IL PROPRIO PERONALE.. SOLO IN OCCASIONI DI
FALLIMENTO AVVIENE QUESTO..

Alessandro - Catania.

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Grazie Alessandro, per la tua testimonianza.

Denunce In Rete -

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Post Relazionati:
L'Italietta delle "Truffe legalizzate"..

http://denunceinrete.blogspot.it/2012/06/truffa-agenzia-lavoro-face-to-face-srl.html
Truffe Enel-Energia
http://denunceinrete.blogspot.it/2010/07/truffe-enel-energia.html
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Vi ricordiamo che la nostra mail dove mandarci le vostre segnalazioni, è la seguente:

Contatto: denunceinrete@gmail.com


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16 commenti:

  1. Ciao Alessandro mi associo anche io a questo tuo commento. Condivido a pieno il tuo pensiero. Anche a me è capitata la stessa situazione al colloquio e stavo per fare i tuoi stessi passi.
    A dire il vero dopo avere letto un'imprecisa inserzione nella quale si parlava di un'azienda interessata nel settore della logistica (già li mi puzzava qualcosa per esperienze precedenti)e fissato successivamente un colloquio per ieri in Piazza della Repubblica 32 dove mi è stata presentata l'opportunità di poter guadagnare 900-1000 euro da una persona di cognome Bonaccorsi che è un giovane il quale mi parlava di un'azienda impegnata nel settore di telecomunicazioni, vantando la vendita di prodotti di diverse case quali la Vodafone, H3G,ecc... tutto ciò detto in tre minuti di colloquio dove ovviamente ha parlato lui, in maniera velocissima(si vedeva che mi stava ripetendo una lezioncina) dicendomi che per mancanza di tempo non avrebbe potuto dirmi tutto e invitandomi all'indomani a presentarmi alle 8:30(cioè oggi) dove avremmo passato una giornata di affiancamento e di selezione. Puntuale alle 8:30 mi presento a questo appuntamento di selezione e insime ai vari candidati anch'essi credo ignari di cosa si tratti, attendiamo la chiamata in una stanza con musica a tutto volume.
    Si presenta la segretaria che ci da una liberatoria dove noi dichiariamo di volere passare una intera giornata per la selezione dove noi verremo affiancati a delle persone che a loro volta dovrebbero selezionarci. (Primo errore che uno commette è quello di firmare la liberatoria, ti spiego poi il perchè). Firmato la liberatoria vedo nella carta intestata il nome TRT group e da li inizio a navigare sul cellulare, vedendo solo cose negative, tra cui il tuo commento e quello di altri.
    Attendo che via via tutti i candidati vengono chiamati, ovviamente l'uno non sa nulla dell'altro. Arrivato il mio turno, mi viene presentato un ragazzo che aveva circa la mia stessa età il quale avrebbe espresso un giudizio sulla mia persona. Nel tragitto a piedi per prendere la sua auto e cominciare la giornata lavorativa di affiancamento, questi mi chiede quale sia stato il mio ultimo lavoro e già li inizia a fare la solita paternale tipica sulla crisi ecc...e che mi invita ad entrare in macchina. Gli chiedo allora di cosa si trattava in soldoni il lavoro visto che ancora nessuno mi spiega. Lui mi dice che si tratta di marketing, ecc... parole inculcategli a memoria. Gli ripeto la domanda,dicendogli inoltre se si trattava di un porta a porta ma lui cercava di ripetermi la stessa cosa. Si decise a dirmi la verità e a quel puntogli dissi che ho avuto brutte esperienze e che per quel tipo di lavoro non ero portato.Lo salutai e insieme a lui la squadra che era in macchina.
    Tornai nella sede del colloquio e gli chiesi di restituirmi la liberatoria, perchè in quel momento risultava un falso, in quanto non ero più interessato al lavoro. La segretaria insieme al Bonaccorsi mi disse che non potevano restituirla. Mi diedero una fotocopia di quest'ultima, ma l'originale volevano tenersela. Dopo varie peripezie e con toni accesi, mi scrissero nell'originale che io non mi affiancavo più al soggetto e mi diedero una copia senza la mia controfirma a quel punto chiamammo i Carabinieri per poter risolvere la situazione. Essi, spiegata la situazione, chiesero alla segreteria o di strappare la copia o di farmela controfirmare. Ovviamente la segretaria con la coda in mezzo alle gambe, disse che non poteva restirtuirla, ma che la potevo controfirmare. Dopo avere ricevuto la copia originale, la firmai,ne ricevetti una fotocopia e ringraziai i Carabinieri per essere prontamente intervenuti.
    Questa testimonianza possa servire a tutti quelli che non vogliono essere presi in giro da gente come questi che sfruttano le aspettative di molte persone, diplomate e anche laureate che cercano un lavoro serio, onesto, che possa garantirgli una vita dignitosa e senza persone che possano decidere al posto tuo.

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  2. Mi è successa la stessa identica cosa oggi.. Stessa tiritera, colloqui flash, il Bonaccorsi che parlava a macchinetta senza specificare di cosa cazzo si occupasse l'azienda in questione senza nemmeno dirmi il nome dell'azienda perché era consapevole che non appena me l'avesse detto su Google sarebbe subito spuntata la realtà... Diffidate da questi ciarlatani che vi promettono il paradiso! Ah dimenticavo l'appuntamento è stato sempre in piazza della Repubblica 32. APRITE GLI OCCHI RAGAZZI.

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  3. Oggi stessa beffa, a Viterbo, mi volevano convincere a fare un lavoro senza dirmi di che lavoro si trattasse ATTENZIONEEEEE!!!! CENTER GROUP DI VITERBO

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  4. operatore distrubuzione elettrica ricerca 4 ambosessi per lettura dati e carichi e scarichi amministrativi, mansioni interne ed esterne, disponibilità immediata, possibilità di alloggio dal lun al ven STATE ATTENTIIIIIIIIIIIIIIII...SONO BUFALE ENORMIIIIIIIIIIII

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  5. Salve.
    Oggi sono tornata dalla giornata di prova della TRT GROUP (il nome l ho scoperto oggi quando mi hanno fatto firmare la liberatoria), in piazza della Repubblica 32 a Catania. Ieri ho fatto il colloquio e il ragazzo, Bonaccorsi, o Bonaccorso, mi ha illustrato molto vagamente di cosa si trattava, senza farmi troppe domande sulla mia carriera (a stento ha guardato il mio CV). Io ho chiesto se si trattava di lavoro di rappresentanza o vendita e mi era stato risposto di no. Poi ho chiesto inoltre se avremmo lavorato in sede, senza andare da un posto all altro e mi era stato risposto di si.
    Oggi, dopo aver atteso nella saletta con altri tre ragazzi, arriva il mio turno e vado. Vengo "affidata" ad una ragazza che mi avrebbe illustrato come si svolge il lavoro. Usciamo dalla sede e, arrivati sotto, mi fa accomodare nella sua macchina dove l attendono altre due ragazze. Io chiedo come mai stiamo entrando in macchina e dove stiamo andando. Lei molto vagamente mi risponde che stiamo andando nella zona assegnata così può spiegarmi meglio. Dopodiché inizia a parlare e straparlare di marketing, telecomunicazioni...le stesse cose identiche che mi ha detto il sig. Bonaccorso. A volte mi fa delle domande tipo "sai cos'é un GDO? " E io rispondo di no. "Ma come sei laureata....dovresti saperlo!". Poi mi parla di TLC, " sai cos'è no? Sei laureata!" . Ad un certo punto la interrompo e le chiedo nuovamente in cosa consiste il lavoro ( anche se avevo già capito). Lei risponde insistendo che stiamo andando nella zona assegnata così mi renderó conto di presenza. Allora le chiedo qual è questa zona assegnata. Lei risponde " un paese dell Etna". E io " si, ma quale?".
    Lei " un paese dell Etna. Ma perché per te é così importante saperlo? Ti cambia la giornata?" . A questa bella e cortese domanda, rispondo che é ovvio che voglio sapere dove sto andando e le dico che voglio scendere.
    E lei "Ah. Quindi non vuoi più lavorare? Allora scendi, perché io non ho tempo da perdere".
    Io mi chiedo, ma è modo? Non posso nemmeno sapere dove mi stanno portando?

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  6. Buongiorno,
    vorrei segnalare l'ennesimo caso di annunci di lavoro-truffa, di cui sono stata vittima in questi giorni.

    Essendo alla ricerca di un lavoro, su un noto portale di annunci on-line ho preso visione di un annuncio per la ricerca di un impiegato al Front Desk, in un'azienda che avrebbe aperto dei nuovi "sportelli" nella mia città (Prato). Invio quindi una e-mail per chiedere maggiori chiarimenti, ed allego il mio CV. Già nel pomeriggio vengo ricontattata da una segretaria, Sig.ra Elena, che mi invita a svolgere un colloquio l'indomani presso la loro sede di Lucca. Essendo distante dalla mia città, chiedo se comunque l'inserimento è previsto a Prato, e lei mi conferma che è così, ma che i colloqui si svolgono a Lucca per tutta Italia. Decido di presentarmi al colloquio, che si svolge presso l'Azienda MA.LO Srl a Guamo (Lucca), con il titolare, tale Sig. Vincenzo.

    Il colloquio è molto breve, dopo aver fatto una panoramica sommaria su quello che svolge la sua azienda (ovvero attività di start-up, per altri enti e assistenza clienti) mi chiede di parlargli di me e al termine della mia esposizione mi dice che cerca una persona in linea con il mio profilo, ma che la sede di Prato non aprirà prima di 2-3 mesi. Aggiunge però che c'è la possibilità di effettuare una "giornata di osservazione" con una persona che mi spiegherebbe il lavoro da svolgere e che al termine della giornata (dalle 8:45 alle 19:00) avrebbe deciso se fossi stata o meno all'altezza della mansione. Convinta che la proposta fosse inerente all'annuncio che avevo letto, accetto di presentarmi l'indomani di nuovo a Lucca, dove al mio arrivo mi viene fatto firmare un modulo in cui accettavo che la durata della giornata lavorativa era dalle ore 9:00 alle 19:00, che non era retribuita e sotto la mia responsabilità (?).

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  7. Entro in un ufficio dove mi presentano un ragazzo, Filippo, che è incaricato di darmi tutte le spiegazioni del caso, e con mio stupore vedo che anziché restare in ufficio, ci dirigiamo verso l'esterno. Mi fa salire sulla sua auto, dicendo che la società ha diversi uffici (???) ma non mi dice dove siamo diretti. Aspettiamo solo l'arrivo di un suo "collega", e poi partiamo.

    La cosa inizia a preoccuparmi, intuisco che non si tratta assolutamente di un lavoro di ufficio, bensì di un lavoro da svolgere fuori, "a zone", ma ormai siamo in viaggio e decido di vedere di cosa si tratta fino in fondo. Dopo circa mezz'ora arriviamo a Calcinaia, distante circa 25 Km da Lucca. I due colleghi parlano di dividersi le zone da fare, e lì, ho la conferma del mio sospetto: nessun ufficio, nessun front-desk, ma solo attività di PORTA A PORTA!!!!

    Inizialmente non dico niente, entriamo in un bar dove Filippo molto gentilmente mi chiede se voglio fare colazione, e che avrebbe pagato tutto lui, in quanto quel giorno ero a suo carico. Io declino l'offerta, e inizio ad innervosirmi perché mi sento presa in giro.

    Usciti dal bar, iniziamo a suonare i campanelli delle varie case, e naturalmente le (poche) persone che ci aprono o rispondono al citofono ci trattano male e dicono sgarbatamente di non essere interessate (per loro fortuna!). Tra una casa e l'altra, Filippo cerca di spiegarmi quali sono i trucchetti per convincere le persone ad uscire, e una volta uscite di casa come poterle "raggirare" per fargli firmare un ipotetico contratto con agevolazioni tariffarie con la compagnia Eni. In alternativa, propone il contratto con un fornitore francese, GDF Suez.

    Il primo giro non porta assolutamente ad alcun risultato, io sono già stufa di camminare con i tacchi (se avessi saputo che dovevo camminare così tanto avrei messo scarpe più comode), e di avere freddo, in quanto la temperatura è bassa e tira vento. Accenno a Filippo che la cosa non mi interessa, e che avevo risposto ad un annuncio per tutt'altro. Per confortarmi, lui prova a dirmi che era stato adescato con lo stesso metodo, ma che poi durante la sua giornata di "osservazione" si era innamorato di questa attività (!) e che gli fruttava molti soldi (!).

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  8. Aggiunge anche che questa era solo la gavetta prima di diventare "manager" di un ufficio, dove il guadagno mensile sarebbe stato di decine di migliaia d'euro (!).

    Io non mi convinco, e insisto per tornare indietro. Lui chiama il collega, che non aveva concluso alcun contratto, e ci ritroviamo all'auto.

    Parlano del fatto che io voglio interrompere la giornata di osservazione, e mi dicono che non possono comunque riportarmi alla sede perché loro devono proseguire la caccia al contratto in un'altra zona. Suggerisco la fermata di un autobus, ma appena saliamo in auto la loro attenzione è solo rivolta verso un'altra ipotetica destinazione, quasi scordandosi che io sono con loro e mi sento totalmente a disagio.

    Durante il viaggio, più volte chiedo di fermarci a un tabacchi per chiedere informazioni sugli autobus, ma loro insistono per proseguire in un'altra direzione, e io devo attendere paziente che loro si decidano.

    Arriviamo ancora più lontano, a San Romano (Montopoli, Pisa), a ben 40 Km da Lucca, dove leggiamo le indicazioni per una stazione. Finalmente entriamo in un tabacchi, dove ci informano che la stazione di San Romano è a solo 1 Km dalla nostra posizione, e che è facile da raggiungere anche a piedi. I ragazzi mi chiedono di nuovo se sono convinta di voler tornare indietro, e io gli dico che mi sento presa in giro e che per principio non è giusto il comportamento dell'azienda.

    Gli chiedo se mi possono dare un passaggio fino alla stazione, data la vicinanza, ma loro sono frettolosi di andare a suonare i campanelli e affermano di aver già perso troppo tempo! Mi ricattano dicendomi che sono disposti a riportarmi in ufficio solo a condizione che rimanga con loro fino alle 19:00, cosa di cui non ho alcunissima intenzione.

    Mi armo di pazienza e inizio la mia camminata verso la stazione periferica di San Romano, prendo il treno e mi fermo ad Empoli, cambio per Pisa, e una volta qui prendo la coincidenza per Lucca.

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  9. 2 Ore di treni, 7 € di biglietto a mio carico.
    Dalla stazione di Lucca a Guamo sono costretta a spendere ulteriori 11 € di Taxi, dato che la zona industriale non è servita da autobus diretti.

    Finalmente arrivo alla sede della MA.LO, ma non mi arrendo, rivoglio i soldi che ho speso per colpa loro, e mi ripresento dalla segretaria Elena. Intanto, il Sig. Vincenzo sta facendo un colloquio dietro l'altro, tutti brevissimi come il mio, ed Elena mi dice di attendere. Nel frattempo lei fa una raffica di chiamate a tutti i poveri malcapitati che come me hanno inviato il CV sperando in chissà cosa, e fissa anche 3 colloqui allo stesso orario (!).

    La telefonata è sempre la stessa, ingannevole usata con me: "Salve, sono Elena della Ma.Lo, abbiamo ricevuto la sua candidatura per la posizione di Front Desk, può presentarsi al colloquio domani alle ore..."...

    Nessuna allusione alla vendita "porta a porta", né per telefono, né durante i colloqui.

    Avrei voglia di toglierle il telefono di mano e avvisare le persone dell'inganno a cui vanno incontro.

    L'attesa si fa lunga, e scendo prendendo tempo. Sentendomi truffata ed avendo firmato un modulo dal dubbio scopo, decido di chiamare i Carabinieri e farmi dare indicazioni sul da farsi.

    Dall'altro capo del telefono, mi dicono che l'unica cosa da fare è sporgere querela, mi chiedono dei dettagli su tipo di annuncio letto, e mi dicono che non è la prima segnalazione che gli arriva!!!

    Ancora più indignata, e decisa ad agire per far valere i miei diritti, salgo di nuovo dalla Sig.ra Elena (che naturalmente mi informa che il titolare non può ricevermi), e le chiedo di darmi una fotocopia del modulo da me firmato.

    Niente da fare, non può! Al limite me lo può spedire via e-mail il giorno dopo, cosa che ovviamente non avverrà.

    Lei cerca di tranquillizzarmi dicendomi che anche lei ha fatto lo stesso percorso, prima un anno di porta a porta, poi è diventata segretaria del nuovo ufficio. Io non voglio sentire ragioni, e ribadisco il fatto che non è giusto che adeschino le persone e poi le lascino in mezzo alla strada.

    Scioccata da tutto l'accaduto, finalmente risalgo sulla mia auto e riparto verso Prato, certa che un'esperienza del genere deve essere assolutamente resa pubblica affinché le persone non incappino negli stessi errori fatti da me, solo perché mi sono fidata delle parole di gente che in realtà voleva solo raggirarmi.

    L'Esperienza insegna!!!

    In fede,

    Irene
    nene84@hotmail.it

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  10. Vi racconto l'ultima impresa paradossale di Silvia, 32enne disoccupata perché “choosy”. In Italia siamo famosi per reinventare l'inglese, quindi con questo termine – solo contestualmente a questo paese – si definisce una persona che si permette il lusso di lasciare il vecchio lavoro perché in preda ad un esaurimento, considerati:
    lo sfruttamento “concordato” e non rivendicabile da un contratto a progetto;
    la costante insoddisfazione del datore verso gli ottimi risultati prodotti;
    la versatilità richiesta per ricoprire più di un ruolo in ufficio;
    la costrizione per il dipendente ad ignorare fino all'ultimo il possibile rinnovo di un contratto.
    Silvia, laureata con lode in filosofia, esce dopo 3 anni dal settore della promozione teatrale per dedicarsi a quello della promozione del turismo responsabile, sua inclinazione negli ultimi anni. Risponde ad un annuncio di lavoro (tramite un sito internet affidabile) che sembra rispecchiare esattamente le sue aspettative. Si sveglia alle 6 del mattino per raggiungere la sede dove farà il colloquio - dall'altra parte della città rispetto a dove abita - e lo supera brillantemente. Dopo due settimane svolge quella che viene ormai definita una “prova”: 3 mezze giornate di puro lavoro non retribuito. Con il fine di promuovere un festival previsto a Febbraio, a Silvia viene richiesto di:
    - cercare il maggior numero possibile di contatti mirati (risultato: ben 586 contatti, sistemati in un file Word salvato nel pc di quest'associazione);
    - formulare un'email di richiesta partnership a questi enti (con la scusa della valutazione di una scrittura efficace e formale) per ufficializzare uno scambio commerciale;
    - inviare concretamente questa email a tutti i contatti trovati il primo giorno per avviare le trattative;
    - fare un "recall" (con lo stesso fine dello scambio commerciale) ad una lista di centri trovati e già una volta contattai dalla precedente candidata.

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  11. Alla fine del breve periodo, Silvia presenta un resoconto alla responsabile con i dati alla mano. Quest'ultima si dichiara felice all'idea di saperla lavorare per la sua associazione, invitandola a cominciare dopo pochi giorni. Le motivazioni della selezione sono: mole di materiale accumulato in pochi giorni con efficacia e rapidità, entusiasmo nel perseguire lo scopo dell'associazione e capacità di svolgere vari compiti in completa autonomia. L'unica incognita rimane esclusivamente il compenso economico, da discutere con il presidente. A Silvia viene proposto di richiamare la settimana successiva per conoscere telefonicamente i termini e le condizioni del contratto, quando il rapporto lavorativo sembra verbalmente sancito con una stretta di mano e un “Arrivederci, a presto”. Poi ecco che si aprono inaspettatamente le danze delle scuse inventate della segretaria per negare la presenza della responsabile in ufficio. Dopo 4 tentativi di contatto diretto e con il dubbio ormai che si fosse trattato soltanto di un sogno, Silvia riesce finalmente ad estorcere una breve email contenente scuse e una presunta garanzia che il giorno dopo la responsabile l'avrebbe richiamata. Ovviamente si tratta di un barlume di umanità durato il tempo di poche parole digitate sul pc e servito a tamponare eventuali ulteriori scocciature e insistenze, perché quella telefonata non si è mai avverata.
    A 3 settimane da questa confusione (e nel frattempo incerta se accettare altre proposte lavorative), l'unica risposta chiara che rimbomba nella testa di Silvia è un silenzio inspiegabile. L'ipocrisia e la codardia sembrano essersi trasformate oggi in “qualità” necessarie per salvaguardare la cruda realtà di ambienti di lavoro sempre più simili a fabbriche di sfruttamento e illusioni. Questa associazione sta attualmente facendo a meno di un'ulteriore risorsa (inizialmente spacciata come “necessaria” e ancora fintamente ricercata in un annuncio su internet che ho provveduto a far rimuovere!) sfruttando le poche interne che ha già e lavorando grazie al materiale accumulato da Silvia e dagli altri candidati che, come lei, sono stati in buona fede ingannati e probabilmente tutti ugualmente illusi su una collaborazione futura. La nuova frontiera degli abusi sui lavoratori sembra essere proprio questa: reale reclutamento di personale qualificato dietro la falsa speranza di un'assunzione. Una premeditazione tale è diabolica e degna di essere resa pubblica per far sì che altri “aspiranti occupati” se ne possano tutelare. L'aggravante è che l'ente in questione persegue uno scopo nobile e benefico, per cui si dà per scontato di trovare un ambiente spontaneamente incline alla serietà, al rispetto e alla considerazione dei rapporti umani.
    Viene il sospetto che esista una scuola clandestina e segreta per la formazione dei datori di lavoro, visto che ultimamente si seguono ovunque schemi di comportamento ben precisi e stranamente comuni.
    Se essere “choosy” in Italia significa non potersi permettere, nonostante qualifiche ed esperienze, di coltivare le proprie ambizioni: viene spontaneo voler togliere il disturbo da questo paese, in cui si ha la presunzione di interpretare liberamente anche le lingue (oltre alle leggi).
    Ah.. Silvia è testarda e, non scoraggiata, continuerà ad inseguire i suoi obiettivi. E' attualmente in attesa di una risposta dopo la presentazione di ben 4 progetti europei sul turismo responsabile. Il colmo è aver incentrato il suo futuro lavoro sull'interesse attivo al miglioramento di altri paesi nel mondo, ignorando volutamente di migliorare dall'interno quello in cui è nata e cresciuta, visti gli amari risultati dei suoi vani tentativi.
    fndsilvia@alice.it

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  12. Mi chiamo ENRICO LUCCHESE, faccio l'autista anzi facevo l'autista a MODICA (RG) da circa 9
    anni.
    Mi sono diplomato quest 'anno in corso,
    Ho fatto la presso questa ditta ABATE (MATERIALE EDILE ) la più seria della mia città, molti
    sacrifici, tanti sacrifici. Uscivo la mattina da casa alle 6.30 e tornavo la sera.alle 7.00
    Sabato compresi. Non ricordo in questi anni un cinema, forse una pizza ogni tanto con i pochi
    amici che, visto il poco tempo libero, riuscivo a mantenere.anche poco contatto con i miei due
    figli,e mia moglie.
    Nel settembre 2012 mi scrive una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui mi scrive che sono
    licenziato per diminuzione personale.
    Ora mi chiedo io!!prima di essere licenziato io che ho lavorato per 12 ore al giorno spesso il sabato
    fino a tardi 9 anni di duro lavoro,ferie solamente 10 giorni l'anno il collega che lavorava con me e'
    arrivato dopo di me,lui e' rimasto in questa azienda ancora oggi!!!Ma questa legge che mi possono
    licenziare per diminuizione personale non rispetta l'anzianita' di servizio
    RingraziandoVi per l'attenzione dedicatami resto in attesa di un vostro cortese riscontro e.
    Vi porgo i miei più distinti saluti

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  13. Ho 60 anni con 40 di conributi disoccupato da ottobre 2011 fino a
    ottobre 2012 poi il nulla.
    Niente lavoro niente pensione ,con la
    vecchia legge della pensione avrei dovuto andare nel Giugno 2013.
    La mia dignità di uomo e come cittadino Italiano mi porta a perdere
    fiducia nelle istituzioni,pensieri cattivi che non ho mai avuto
    cominciano a entrare nella mia testa.
    Italia senza giustizia parlano di
    democrazia e si comportano da dittatori creando dissesto sociale .

    Portare questo tipo di denuncia a un tribunale europeo farebbe capire
    quale tipo di stato è .
    Questa mia sarebbe da pubblicare su tutti i
    quotidiani e portata aconoscienza delle forze politiche che continuano
    senza fare nulla per rimediare .
    La mia email l.venegoni@tiscali.it

    Luciano Venegoni
    Ab. Senago Via ticino 20 Milano

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  14. carissimi, invio il mio commento-denuncia in forma sintetica,
    segnalando quanto segue:
    Alla luce di tutto ciò che è denunciato nei post e nelle mail che mi
    precedono, ritengo lampante che tutte hanno una matrice comune
    A S S U N Z I O N E P E R M EZ Z O D E L P O L I T I C O M A S S O N E.
    infatti, il famoso voto in cambio per ottenere il posto di lavoro
    statale, ha fatto in modo che entrassero a farne parte, specialmente
    nelle forze dell'ordine i rampolli delle famiglie di criminalità
    organizzata ndrangheta per prima, camorra, sacra corona, mafia
    ecc.., dal1999 denuncio che al tribunale di Paola (Cs) la famiglia
    Chianello ha il monopolio nella gestione di tutte le cause civili,
    penali, e nel campo degli espropri giudiziari che di legale anno solo
    il timbro dello stato Italiano. Ed ancora che lo stato Italiano,
    stipendia le famiglie di ndrangheta martello- serpa avendo assunto
    come agenti di polizia penitenziaria Mario e Roberto Martello, Fazio
    massimo ed altri, tutti appartenenti ai clan omonimi del tirreno
    cosentino negli ultimi mesi colpiti da numerosi arresti tralasciando
    però i colletti bianchi e le divise sporche che continuano
    indisturbati ad angariare, estorcere, derubare, in barba alle leggi.
    Sapete qual'è il risultato delle mie denuncie depositate nei palazzi
    di G I U S T I Z I A della nostra civilissima Italia con
    tanto di nomi e cognomi ????, SILENZIO ASSOLUTO anzi democreticamente
    le mie linee telefonoche sono intercettate dai carabinieri, alla mia
    automobile la Guardia di finanza ha applicato un segnalatore gps
    così possono intercettare e sabbotare ogni mio ulteriore tentativo di
    denuncia, non tralasciando di screditare la mia persona con messe in
    scena che lasciano intendere ad una ignara platea, che io sia
    indagata e ricercata per chissà quale misfatto .
    Poichè il fenomeno è sempre più manifesto, la cosa interessa tutti e
    ciascuno proporrei di inlotrare una interrogazione al capo dello stato
    e delle forze dell'ordine e garante in questo paese della legalità ed
    al ministro della giustizia proponendo commissioni di indagine in
    caserme e palazzi di giustizia
    grazie infinite per tutto ciò che vorrete fare.
    gradita pubblicazione.

    Angelapia Marino.
    angelapia.marino@gmail.com

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  15. Gentili Signori,
    Vi contatto per avere informazioni, o magari un semplice consiglio su come un cittadino dovrebbe comportarsi in determinate situazioni.
    Mi spiego meglio: mia moglie ha lavorato per qualche mese come "procacciatrice di affari" presso un call center gestito dalla società BLUEARTH che propone l'installazione di pannelli fotovoltaici per nome e per conto della società ENEL GREEN POWER,
    Fino al mese di ottobre scorso, il contratto per procacciatori di affari prevedeva un compenso di 750 euro lorde per l'impiego full-time, con un bonus dai 2 ai 4 euro per appuntamento concordato (esclusa una ritenuta d'acconto del 20% che grava oviamente sul lavoratore), così sembrava essere anche per il mese di novembre ma, come potete vedere in allegato, esattamente 5 giorni dopo aver firmato il contratto di novembre, la società Bluearth ne inviò un secondo con le modifiche che abbassano il compenso lordo a 350 euro LORDE per l'impiego FULL TIME (36 ore settimanali).
    Il tutto giustificato dal fatto che, data la nuova apertura di un call center in ROMANIA e l'aumento delle possibilità di guadagno, bisognava "allinearsi con il pagamento del fisso per full time e part time tra le diverse sedi"
    come comunicato via email dalla stessa società:

    "Caro tele agente Bluearth

    Con la presente vogliamo informarti dei nuovi sviluppi e miglioramenti che riguardano il nostro programma dei teleagenti.
    Abbiamo aperto un nuovo call center in Romania che gestirà e dirigerà tutte le attività dei teleagenti Blu Earth.

    Ci stiamo adoperando per potenziare i server della piattaforma dialer e stiamo iniziando ad usare nuove liste per nuove are d’Italia.
    Abbiamo nuovi Formatori e un nuovo Supervisor che effettueranno formazioni mirate con tutti i nostri tele agenti, compresi quelli che lavorano da casa.
    Di conseguenza ci sarà più monitoraggio, formazioni e supporto per tutti i teleagenti.

    Tutti questi sviluppi daranno come risultato l’opportunità di prendere più appuntamenti per la nostra campagna Enel Green Power; quindi più opportunità di guadagnare dal numero maggiore di appuntamenti presi.

    Per questo motivo,dobbiamo allinearci con il pagamento del fisso per full time e part time tra le diverse sedi.
    Pertanto in allegato trovate il nuovo piano compensi ed il contratto di procacciatore che sarà effettivo dal 5 novembre.
    Si prega di rileggere, firmare e spedirci via fax al numero 0236311560 o scansione all'indirizzo mail : ufficio@bluearth.it "

    E' ovvio che un italiano non prenderebbe sul serio una proposta del genere: nessuno è disposto a lavorare per 6 ore al giorno per guadagnare 280 euro al mese. ed è ovvio che, invece, investire in un paese come la Romania dove lo stipendio medio mensile netto si aggira sui 350 euro ( fonte: http://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-cosa-c-e-in-busta-paga e http://it.wikipedia.org/wiki/Romania ) rappresenta una ghiotta soluzione di risparmio, a danno di noi italiani, che, guarda caso però, veniamo comunque considerati una buona risorsa su cui puntare come destinatari di migliaia di proposte commerciali.
    Chiedo scusa per avervi annoiato, queste sono solo mie considerazioni personali.
    Quello che sinceramente mi chiedeo è se, a fronte di quanto scritto e dimostrato con i documenti in allegato, una società si possa permettere di cambiare le carte in tavola a distanza di pochi giorni e costringere quindi i suoi dipendenti ad un licenziamento forzato.
    Grazie
    Distinti saluti

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  16. Salve, mi chiamo Flavia ,invio questa e-mail per segnalare questa agenzia dato che ho subito un'ingiustizia: Glee cast animazione.
    Sono stata a lavorare con il gruppo animazione Glee all'hotel Araba fenice a Torre dell'orso Lecce una settimana del mese di giugno 2012.Per motivi di salute sono dovuta andar via.Un loro collaboratore , Roberto,mi chiese tutti i miei dati per inviarmi il pagamento della settimana che ho lavorato con la loro animazione. Come si può notare siamo ad OTTOBRE,a parte non aver ricevuto nulla,tutte le mie chiamate provate a fare da giugno fino ad oggi non hanno ricevuto risposta.Sono riuscita a contattare un'altra loro collaboratrice,una certa Laura ,che mi disse che mi dovevano inviare al più presto i soldi,ma erano impegnati dal troppo lavoro.Aspetto.Arrivati ad ottobre,precisamente ieri 15 ottobre 2012,mi è arrivato un messaggio dal vostro collaboratore Roberto(Tutte le volte che ho provato a chiamare il suo numero in questi mesi non ho mai ricevuto una risposta)dove scrive:
    Sono Roberto della glee abbiamo finito i conti della stagione estiva e come da contratto(Non ho firmato nessun contratto) ogni animatore che lascia in anticipo la stagione ti abbiamo addebitato i cento euro delle divise,come ogni agenzia di animazione.(Con me non ho nessuna divisa della glee. l'ho ridata indientro e glie l ho anche lavata.) Il tuo netto da percepire sarebbe di novanta euro quindi restiamo in attesa dei dieci euro.In caso desiderassi possiamo farti avere dal consulente del lavoro la documentazione inerente...
    oK. A parte il fatto che quando sono andata via avevo dei problemi di salute,e poi quando sono andata hanno chiesto i miei dati della carta per spedirmi il pagamento(Non vedo il motivo,visto che a ottobre mi hanno detto che dovrei dare io a loro dei soldi per la divisa). Quindi in questo messaggio dice che io in pratica ho lavorato gratis per la glee una settimana... E' un oscenità...
    Una vergona,ho perso 90 euro e ho lavorato gratis per una settimana.Tutrto questo non è assolutamente giusto.

    PS questo messaggio può essere assolutamente pubblicato senza rimanere anonimata.

    Flavia Dolce
    piccolaflaviu@hotmail.it

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