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domenica 5 agosto 2012

Silvestro Romano: l'inganno dei Giornalisti...

Silvestro Romano e le sue bugie, su Vigili e "Vigilopoli" ..

Un lettore ci scrive e, anonimamente, desidera informare dell'inganno che i giornalisti hanno perpretrato su Silvestro Romano, martirizzandolo sui quotidiani, a quanto pare, "immotivatamente" ... Ecco la segnalazione. - lo Staff

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A Marzo le cronache di Roma di numerosi autorevoli quotidiani hanno dato spazio alle asserite dichiarazioni di tale Silvestro Romano, divenuto personaggio pubblico per le sue presunte accuse nell’ambito dell’inchiesta “Vigilopoli”.

I giornali hanno riportato che questo Signore avrebbe dichiarato di aver subito una sorta di intimidatorio "racket" dei vigili e degli agenti
che lo avrebbero costretto alla chiusura, subissandolo di immotivate multe e, addirittura, all’apice della loro malvagità, avrebbero posto in essere anche un immotivato sequestro di suoi tavoli ed arredi della sua occupazione del suolo pubblico. E ciò nonostante una sentenza del Consiglio di Stato avesse asseverato che egli avesse diritto ad occupare il suolo pubblico.

Ebbene, si tratta di una serie di inaudite e vergognose menzogne e, se questo Silvestro Romano le ha effettivamente affermate, allora ha detto il falso, gabbando i giornalisti su cui grava comunque la colpa di non essersi adeguatamente informati sulla vicenda.

Innanzitutto, giova rappresentare che davanti al locale di Silvestro Romano, denominato “Turi & Tano” e Corrente in Via Lazio 17, c’era un posto di parcheggio per disabili.

Un giorno all’improvviso il palo che contrassegnava il posto è scomparso, letteralmente sradicato dal suolo, col buco nel marciapiede riempito con catrame. Non solo, addirittura le strisce che delimitavano il posto di parcheggio furono cancellate con del catrame! In breve, di punto in bianco, il posto per i disabili e le prove della sua sussistenza sono state cancellate dalla faccia delle terra!

Poi, sempre all’improvviso, comparvero, senza espressa autorizzazione comunale, tavoli sedie fioriere ed ombrelloni del locale di Romano, collocati sul posto dei disabili, su posti auto, su posti per il parcheggio dei motorini e davanti alle entrate di negozi e locali altrui sulla stessa via!

Residenti e negozianti scatenarono un pandemonio, scrivendo lettere ai quotidiani ed al I Municipio!

Della vicenda all’epoca trattò anche “Il Corriere della Sera”, come risulta qui:
http://disinformazioniquotidiane.blogspot.it/2012/05/via-lazio-17-e-quel-posto-per-i.html

Ebbene, a fronte di tutto ciò, Silvestro Romano è stato indagato dalla Procura per la sparizione del palo, essendo colui che ne ha fruito. Scomparso il palo misteriosamente sradicato dal suolo e cancellate le strisce col catrame, erano infatti all’improvviso poco dopo comparsi su quelle aree proprio guarda caso tavoli e sedie del suo locale. Il tutto senza lo straccio di un’espressa concessione da parte dell’amministrazione comunale.

Al contrario di quanto riportato infondatamente dai quotidiani, non esiste alcuna sentenza del Consiglio di Stato che asserirebbe il diritto del locale di Romano ad occupare il suolo pubblico secondo un asserito silenzio assenso. Anzi, la Giustizia italiana finora è stata ben chiara nello stabilire che Silvestro Romano non potesse collocare tavoli davanti al suo locale. Tant’è che Silvestro Romano è stato indagato per la sparizione del palo e tavoli ed arredi della sua occupazione di suolo pubblico sono stati posti sotto sequestro da un Giudice delle Indagini Preliminari, sequestro confermato dal Tribunale del Riesame. Non solo! I sigilli del sequestro sarebbero spesso stati rinvenuti rimossi con i tavoli messi di nuovo nella disponibilità degli avventori.

Mi sembra opportuno informare i lettori di tutto ciò, dato che questo signore a Marzo è stato incensato come una vittima dei Vigili Urbani e, nella memoria dei lettori, egli è un martire. Grazie.

Segnalazione anonima

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Vi ricordiamo che la nostra mail dove mandarci le vostre segnalazioni, è la seguente:

Contatto: denunceinrete@gmail.com


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(SiamoTuttiGiornalisti.Org)


5 commenti:

  1. A mio avviso sarebbe invero significativo se il nuovo comandante del Corpo della Polizia Municipale Carlo Buttarelli prendesse posizione su questo episodio. L'immagine del corpo che egli adesso rappresenta nonchè di Roma è stata infangata e agli occhi della gente il messaggio che è rimasto è che questo Silvestro Romano sia stato vittima e martire dei vigili quando mi pare che qui la storia sia assai diversa.

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  2. Nessun giornalista sembra voglia chiarire che Silvestro Romano fu multato e controllato da vigili ed agenti semplicemente su ordine della Procura (cioè da giudici penali) in quanto per mesi occupò con sedie e tavoli un posto disabili e posti macchine senza alcuna espressa concessione di suolo pubblico.

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  3. Vorrei ricordare a questi insigni luminari, che carta canta.
    Ad oggi 3 tra vigili urbani e dipendenti comunali sono stati arrestati per corruzione e abuso… vorrei ricordare sempre agli insigni dotti che ultimamente 112 vigili urbani DEL Comune di Roma sono stati prosciolti per prescrizione da una inchiesta per corruzione ed abuso di ufficio, la cosa ripugnante e schifosa è, che alcuni di questi hanno continuato la loro carriera “onesta e illibata”, tant’è che oggi sono coinvolti in altra inchiesta per corruzione oggetto anche delle mie denunce..
    Infine vorrei ricordare sempre a tano e tanos che sono dei veri bastardi e infami…
    Ritengo fino alla prova contraria (e non alle vostre bastarde calunnie e infamie) che sono semnpre stato un cittadino onesto…
    I verbali non sono stai a me contestati per ordine di nessun Magistrato ma per ordine di chi evidentemente non ha avuto da me mazzette !!!!!
    Fatti oggetto di denuncia penale…
    Continuate pure, solo questo sapete fare, nascondervi dietro gli alias e bastardate che fate!!!!!
    Infine vi ricordo che sull’asserito procedimento penale a mio carico non ci crede neanche il P.M titolare che a distanza di quasi tre anni dal fatto, non si è degnato neanche di richiedere il rinvio a giudizio. Evidentemente sicuro che le sue accuse non troverebbero alcun riscontro probatorio in sede dibattimentale o forse perchè nel corso del dibattimento salterebbe fuori che egli stesso è indagato per gli stessi fatti dalla PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PERUGIA. E INFINE LA CIRCOSTANZA CHE A QUASI DUE ANNI DALLA CHIUSURA DEL LOCALE SI CONTINUI A PARLARE DEL SOTTOSCRITTO NON FA CHE RAFFORZARE LE MIE DICHIARAZIONI RESE AI PUBBLICI MINISTERI TITOLARI DELL’INCHIESTA VIGILOPOLI. E COME DISSE UN VERO ILLUMINISTA: CHE SE NE PARLI BENE O MALE, PURCHE’ SE NE PARLI.
    GRAZIE PER IL SUPPORTO FATTIVO CHE STATE DANDO ALLE MIE DICHIARAZIONI.
    DR. SILVESTRO ROMANO

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  4. ... ma Dottore in cosa, quale università?

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  5. Sig. Romano,
    sarebbe così cortese da rispondere a qualche semplice domanda?
    Perché, a tantissime persone che hanno lavorato per le sue società di recupero crediti (ormai Fallite), pur consegnando una busta paga, non ha versato i contributi e le tasse?
    Perché, anche molto prima del fallimento, a tantissimi di quelli che si sono dimessi o sono stati licenziati, non ha pagato le ultime buste paga?
    Perché, a tantissimi di quelli che hanno avuto la sfortuna di lavorare con lei non è stato pagato il TFR?

    Se riesce a dare una risposta civile, le saremmo tutti grati.
    Saluti.

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